Regole di accentazione
L’accento grafico, che di solito è acuto e cade sulla penultima sillaba, o l’ultima se è chiusa, segna l’accento tonico:
Per le parole apocopate si deve tenere a mente che ci sarebbe una sillaba in piú alla fine (indo’ non ha l’accento).
È da usare l’accento grafico (con valore distintivo) per tutte le parole dove c’è una e o una o aperta, anche per permettere di leggere in maniera esatta la parola tra differenti varianti, oltre che la sua corretta pronuncia (skarpèr, vecòt, dès, peòco).
Di solito nelle sillabe chiuse dove dopo la vocale c’è una l, r, s è greve, se invece c’è una n è acuto.
Nelle sillabe aperte invece si ha che, di solito, se la sillaba che segue comincia per l è greve, per t è acuto se è una e oppure greve se una o. Come ultimo, se la vocale si trova dopo la consonante j di solito è aperta.
- delle parole tronche che terminano per vocale (ingropà, vintitrè, unkuò, piè, fià).
- delle parole piane che terminano per consonante, e in particolare nei verbi rizotonici (méter, kúxer).
- delle parole dove cade davanti la penultima (làgrema, mónega), oppure davanti l’ultima per quelle che feniscono per consonante (méter).
- per le parole che hanno due o piú sillabe sopra la prima vocale di uno jato che comincia per vocale debole accentata (bevúo).
- sulle forme verbali formate solamente da una sillaba aperta ((g)à, fà).
- per i monosillabi uguali a altri, o che hanno una diffarente pronuncia di una vocale, si preferisce accentare, in ordini di preferenza, i verbi, gli aggettivi possessivi, gli avverbi, le congiunzioni, i sostantivi, i pronomi liberi, gli aggettivi non possessivi, e i pronomi non liberi.
Per le parole apocopate si deve tenere a mente che ci sarebbe una sillaba in piú alla fine (indo’ non ha l’accento).
È da usare l’accento grafico (con valore distintivo) per tutte le parole dove c’è una e o una o aperta, anche per permettere di leggere in maniera esatta la parola tra differenti varianti, oltre che la sua corretta pronuncia (skarpèr, vecòt, dès, peòco).
Di solito nelle sillabe chiuse dove dopo la vocale c’è una l, r, s è greve, se invece c’è una n è acuto.
Nelle sillabe aperte invece si ha che, di solito, se la sillaba che segue comincia per l è greve, per t è acuto se è una e oppure greve se una o. Come ultimo, se la vocale si trova dopo la consonante j di solito è aperta.